Vendere o acquistare un immobile è un passo particolarmente importante, una delle cose principali da fare è sicuramente quella di accertarsi, a tutela di entrambe le parti, che tutta la documentazione necessaria sia in regola.

Vediamo insieme quali sono i documenti essenziali da fornire al notaio per la vendita di un immobile residenziale nel 2019:

1. Visura catastale

In primis sicuramente bisogna ottenere la scheda catastale dell’immobile, attraverso una visura catastale è possibile verificare difatti:

– i dati identificativi e reddituali dei beni immobili (terreni e fabbricati)
– I dati anagrafici dei reali intestatari dell’immobile
– i dati grafici dei terreni (mappa catastale) e delle unità immobiliari urbane (planimetrie)
– Le planimetrie dell’immobile in oggetto per verificarne la corrispondenza con lo stato di fatto, un’eventuale difformità andrebbe sicuramente sanata prima di procedere al rogito, pena la nullità dell’atto.

Le informazioni catastali, ad eccezione della consultazione delle planimetrie riservata esclusivamente agli aventi diritto sull’immobile o ai loro delegati, sono pubbliche e dunque l’accesso è consentito a tutti, pagando i relativi tributi speciali catastali e nel rispetto della normativa vigente.

2. Atto di provenienza

In secondo luogo, per chi vende è necessario procurarsi copia dell’atto di provenienza dell’immobile in oggetto di compravendita per dimostrare come si è venuti in possesso dell’immobile (atto notarile di compravendita, donazione, divisione, dichiarazione di successione).

3. Visura ipotecaria

La Visura ipotecaria invece attesta l’assenza di ipoteche gravanti sull’immobile stesso o identifica esattamente l’eventuale presenza di ipoteche e la loro tipologia specifica (se derivanti da mutuo residuo o addirittura ipoteche giudiziali derivanti invece da decreti ingiuntivi). E’ consigliabile fare questa operazione prima di presentarsi dal notaio per evitare ulteriori ritardi dovuti ad eventuali pratiche per la loro cancellazione.

4. APE

Altro documento essenziale è la cosiddetta APE ovvero l’Attestato di Prestazione Energetica degli edifici, che viene rilasciato da un tecnico abilitato e identifica il corretto indice di prestazione dell’immobile. Al giorno d’oggi senza questo documento fondamentale non è possibile nemmeno pubblicizzare la vendita di un immobile. Pena una sanzione economica.

5. Certificato di agibilità

Per tutti gli immobili costruiti dopo il 2003 è necessario presentare anche il certificato di agibilità o la vecchia agibilità, documento rilasciato dal Comune dove si trova l’immobile, che attesta la presenza di determinati standard igienici, sanitari e di sicurezza dell’immobile. Non è obbligatorio per le vecchie costruzioni (antecedenti il 2003), ma è bene presentare gli eventuali titoli edificatori abilitativi effettuati negli anni (Licenza Edilizia, Concessione Edilizia Onerosa, Permesso di Costruire) completo di eventuali condoni edilizi, concessioni edilizie o permessi di costruire – anche in sanatoria – e delle denunce di inizio attività (DIA). Inoltre sarebbe bene avere anche le certificazioni di conformità degli impianti (elettrico, idrico, termico) e del libretto di manutenzione della caldaia.

Per realtà condominiali oltre ai suddetti documenti è inoltre necessario munirsi di Regolamento di Condominio e della Dichiarazione dell’Amministratore che attesta il regolare pagamento delle spese condominiali per l’immobile in oggetto, per non trovarsi sorprese.

Compiuta questa ricerca, è possibile arrivare tranquilli dal notaio per il rogito senza incappare in spiacevoli dimenticanze di cui ci si accorge all’ultimo minuto.

Per vendere o acquistare casa è sempre bene affidarsi a mediatori e consulenti professionisti, che vi possano seguire e affiancare anche in questa importante e delicata fase di preparazione documentale.
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