Acquistare casa… ancora oggi è un sogno realizzabile! Utilizziamo l’affitto a riscatto? Se possibile perché no, vediamo insieme di cosa si tratta.
Considerando che l’acquisto di una casa è un grosso impegno economico, tante persone propendono per l’affitto pur con la consapevolezza di non investire i propri denari nella maniera più proficua.
Per ovviare a questo, una soluzione è sicuramente l’affitto a riscatto perché ci permette di vivere da subito in un immobile che ci piace, pagando una rata di affitto che non verrà persa ma scalata dal prezzo finale di acquisto.

L’ AFFITTO A RISCATTO è quindi proprio una formula che potrebbe venirci incontro.
Vediamo insieme infatti cos’è e come funziona.

Nello specifico è una tipologia di contratto applicato anche ai beni immobili, che prevede un accordo tra il proprietario e l’affittuario, quest’ultimo infatti si impegna ad acquistare l’immobile entro un determinato periodo di tempo prestabilito, di solito entro 3 o 5 anni dall’inizio del contratto. Una sorta di opzione di acquisto. Il vantaggio per l’affittuario è che tutti i canoni d’affitto pagati in questo lasso di tempo possono essere considerati in tutto o in parte, previo accordo, come acconto del prezzo futuro di vendita dell’immobile. Il prezzo dell’immobile sarà infatti naturalmente fissato all’inizio del contratto e ne rimane invariato per tutta la durata. È una sorta di dilazione del pagamento. Solo alla scadenza del contratto l’affittuario potrà decidere se acquistare effettivamente l’immobile o meno.

Il vantaggio per il venditore è che fino alla fine del contratto e al saldo dell’importo totale rimane effettivamente il proprietario dell’immobile.

Esistono due formule principali di affitto a riscatto e sono:

RENT TO BUY

Che prevede la stesura del contratto di affitto a riscatto e solo alla scadenza si procede invece alla stesura del preliminare e del contratto di compravendita.

BUY TO RENT

A differenza del precedente, prevede invece che da subito oltre al contratto di affitto a riscatto venga stipulato il preliminare di vendita in cui si concorda prezzo dell’immobile, che verrà dilazionato nel tempo e si stabilisce l’obbligatorietà o meno da parte dell’affittuario di procedere o meno all’acquisto dell’immobile alla scadenza, in questo caso perdendo le eventuali somme versate .

 

Il cosiddetto Decreto SBLOCCA ITALIA (D.L. 133 del 2014) è quello che disciplina le varie opzioni di affitto a riscatto e stabilisce inoltre che tutti i contratti devono essere trascritti nei registri immobiliari, ma a differenza dei contratti preliminari la cui durata è limitata a 3 anni, i contratti d’affitto a riscatto possono avere una durata anche di 10 anni.

Se hai deciso di vendere o acquistare casa con questa particolare formula di contratto, ti consigliamo di affidarti comunque alla consulenza di professionisti esperti e qualificati prima di procedere per non incappare in spiacevoli inconvenienti.

 

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