Rinegoziazione del mutuo 2023


Chi durante le vacanze estive non ha pensato come iniziare il mese di settembre rivedendo le spese di casa? Un argomento sicuramente interessante è il mutuo! Perché non pensare di rinegoziarlo?


Se le rate mensili cominciano a pesarti o comunque vorresti ridurle, vediamo come fare e quali sono i casi in cui conviene.

Iniziamo col dire che la rinegoziazione deve avere il benestare della banca per poter procedere, nonostante lo preveda la Legge di Bilancio 2023.

Come rinegoziare un mutuo

Il mutuatario può richiede al proprio istituto di credito che ha erogato il mutuo, la revisione delle condizioni attuali. Si potrebbe passare da un tasso fisso ad uno variabile, modificare la durata del mutuo oppure modificare lo spread.

Potrebbe diventare così un’operazione interessante in quanto, se presenti tutte le condizioni, si potrà ricalcolare la rata mese, modificare alcune condizioni stabilite all’erogazione del mutuo e chiedere un prolungamento del piano di rimborso per un massimo di 5 anni.

Sarà possibile rinegoziare i mutui a tasso variabile con mutui a tasso fisso purché sussistano le seguenti condizioni:

-l’importo originario finanziato non deve superare i 200.000 euro;

-il mutuo è stato stipulato a tasso variabile per tutta la durata del prestito;

-il mutuatario deve avere un Isee pari o inferiore ai 35.000 euro;

-il mutuatario non deve avere arretrati nel pagamento delle rate.

In base a quanto previsto dall’articolo 120 quarter, comma 5 del Testo Unico bancario, la rinegoziazione non deve comportare delle spese aggiuntive; nessuna commissione può essere richiesta dalla banca per tale operazione.

Quindi il nostro consiglio, per cercare di avere una rata mutuo più “leggera”, è quello di fissare un appuntamento con la banca che ha erogato il mutuo per le verifiche del caso.

Per ulteriori informazioni non esitare a contattarci!

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